E’ ora di decidere!

Non so se capita a tutti ma molto spesso non solo è difficile decidere che scelta prendere ma anche capire se il momento in cui la prendiamo è proficuo o meno.
Mi spiego meglio: se siamo indecisi tra 2 alternative, potremmo, dopo aver valutato attentamente i pro e i contro, optare per la prima scelta in una precisa fascia della giornata ma potremmo addirittura optare per la seconda in altri momenti. Ciò che è difficile a quel punto da decidere è quali pro e contro delle 2 alternative sono validi e quali invece no.

Risultato: in un momento siamo sicurissimi di prendere la decisione più opportuna mentre in altri potremmo ripensarci pesantemente.

Pare incredibilmente strano ma se ci riflettete molte volte ci troviamo in questa situazione e raramente ce ne accorgiamo. Ci limitiamo solamente a prendere per buona l’alternativa scelta nel momento in cui la scegliamo o siamo cosi fortunati da non avere sbalzi di umore\ormonali che possano metterla in discussione.
Quanto è potente il pensiero e le emozioni che proviamo nella qualità delle nostre decisioni? Direi moltissimo. E quanto è importante il periodo nel quale pensiamo di prendere una decisione o a fare delle scelte? Ancora di più. Ciclicamente all’interno del nostro cervello e a livello sistemico, avvengono degli incrementi e diminuzioni di ormoni e neuroormoni (testosterone, dopamina, serotonina ad esempio) in base al momento della giornata (ritmi circadiani). Sono proprio queste sostanze a farci sentire bene, carichi, decisi e proattivi. Ma attenzione! Tanto questi ormoni hanno la capacità di plasmare i nostri pensieri ed emozioni quanto addirittura accade il contrario. Nel primo caso rientra ad esempio colui o colei che hanno un decremento fisiologico di ormoni (androgeni per lui e estrogeni per lei) e cadono in depressione mentre nel secondo colui o colei che subiscono una sconfitta o un fallimento che vanno ad incidere sulla normale produzione ormonale.
I bioritmi sono indagati dalla cronobiologia che studia la dimensione temporale dei fenomeni biologici ed è quella branca della biologia che scruta, quantifica e approfondisce i processi biologici a carattere ritmico.
I ritmi biologici umani sono regolati da specifiche strutture cerebrali. Queste determinano un’attività spontanea che normalmente risente dell’influenza di diversi agenti o eventi ambientali come la luce solare. Le principali strutture nervose deputate al controllo dei ritmi biologici sono:
il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo e l’epifisi.
Il nucleo soprachiasmatico appartiene ai nuclei dell’ipotalamo (principale organo che produce fattori che rilasciano ormoni). E’ il principale segna-passi fisiologico tra le strutture nervose che registrano i segnali provenienti dall’esterno (retina e via ottica) e le zone che attivano le funzioni biologiche. Il principale input che raggiunge il nucleo è la luce, che attraversa la via retino-ipotalamica (diversa da quella deputata alla funzione visiva) che trasforma la luce in segnali elettrici destinati al nucleo soprachiasmatico. Quest’ultimo poi esercita una sorta di controllo sia sulla secrezione ormonale dell’ipofisi (ghiandola che produce ormoni) sia sul rilascio dell’importantissima melatonina da parte dell’epifisi (da non confondere con ipofisi). Il ruolo della melatonina è centrale nella sincronizzazione del ciclo sonno-veglia con l’ambiente circostante dal quale poi si genera tutto il ritmo ormonale.

Quando prendere le decisioni allora?
Dobbiamo prima di tutto evidenziare quanti sbalzi umorali abbiamo nella giornata, qual’ è la parte della giornata che siamo generalmente nella fase down, analizzare ed escludere che la fase down sia creata da pensieri negativi\depressivi, cercare di evitare di pensare e ripensare alla soluzione del problema nei periodi down per evitare che il risultato sia falsato e messo in discussione da una futura decisione successiva.
Una volta che stabiliamo che in quella fascia di tempo siamo generalmente non predisposti e lucidi facciamo attenzione in quale parte della giornata invece siamo di umore stabile o magari al top delle nostre potenzialità. E’ questa la fascia di tempo che conviene sfruttare per porsi dei problemi e cercare delle soluzioni adeguate. Una volta prese in questo lasso di tempo non pensateci più e andate dritti per la vostra strada. Siete sicuri che la scelta presa è quella più in linea con un vostro “io” più propositivo, proattivo e ottimista!

Referenze:
Halberg F, Carandente F, Cornelissen G, Katinas GS: Glossary of chronobiology.Il Ponte,Milano,1977. CIDI NEL TUO MOMENTO MIGLIORE
Halberg F: Chronobiology.Annual Review of Physiology, 1969, 31,675-725
Sack RL, Lewy A: Circadian rhythm sleep disorders: lessons from the blind.Sleep Medicine Reviews,2001,5,189-206.
Klein DC, Moore RY, Reppert SM (eds): Suprachiasmatic nucleus.Oxford University Press,New York,1991.
Weaver DR:The suprachiasmatic nucleus: a 25-year retrospective.Journal of Biological Rhythms,1998,13,100-112.

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